L’Università Bicocca entra nel Metaverso.

Mentre gran parte del mondo sta appena scoprendo il Metaverso, un certo numero di università ha già istituito centri per lo studio del Web 3.0. Queste università non stanno solo esaminando il Metaverso – e le sue componenti integrali, come la realtà virtuale e la realtà aumentata – tecnologicamente, ma stanno anche esaminando le sue implicazioni sociali, politiche, artistiche e persino spirituali.

Inaugurati all’ateneo milanese due centri di ricerca d’eccellenza su realtà virtuale e tecnologie indossabili.

Metaverso. Bicocca ci crede!

Il metaverso prende forma all’Università di Milano-Bicocca che ha appena inaugurato due laboratori d’eccellenza per lo studio della realtà virtuale e delle tecnologie indossabili: MiBTec (Mind and Behavior Technological Center) e BiCApP (Bicocca Center for Applied Psychology).

Scopo comune di questi centri è creare e testare nuove tecnologie digitali per migliorare la qualità della vita delle persone e il loro benessere psicologico. In che modo? Studiandone l’impatto che queste hanno sui fattori percettivi, cognitivi, emozionali, linguistici ed ergonomici dell’uomo.

L’interazione fra l’uomo e le macchine non è solo una questione di ergonomia dei dispositivi, ma ha ricadute su mente e corpo, attraverso fattori percettivi, cognitivi, emotivi e linguistici. Le nuove tecnologie, infatti, modificano la nostra percezione e il nostro comportamento, perciò necessitano di un approccio a tutto tondo”

Giovanna Iannantuoni rettrice dell’ateneo

Metaverso. Bicocca: i due laboratori svolgeranno attività di ricerca non solo a servizio dell’ateneo, ma anche delle aziende che vogliano creare o testare nuovi prodotti digitali.

Il MibTec, in particolare, ospita le più grandi infrastrutture di ricerca nel settore: ambienti per la realtà virtuale immersiva (Cave Automatic Virtual Environment, CAVE), visori per la realtà virtuale e quella aumentata, strumenti aptici che restituiscono le sensazioni tattili, proiettori olografici, ambienti virtuali immersivi multiutente (metaversi), misurazione di parametri fisiologici-biometrici e stampa 3D.

Altrettanto ricca l’attività del secondo centro, il BicApp. Qui si svilupperanno progetti di ricerca sulle tecnologie mobili (app per cellulari) e indossabili, dai bracciali per il fitness alle T-shirt intelligenti.

L’università Bicocca abbraccia il futuro!

Le piattaforme virtuali immersive esistono da due decenni. Qualcuno forse ricorda Second Life, una piattaforma multimediale online, che già nel 2003, permetteva già  alle persone di creare un avatar per se stesse e vivere una vita virtuale in un mondo virtuale. Dopo quasi 20 anni dopo, il Metaverso è vicini. e l’università Bicocca di Milano non vuole farsi trovare impreparata.

In Europa altre Università hanno intrapreso la via del… Metaverso.

(fonte: Ansa)

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