Dopo circa 8 anni l’organizzazione madre di Wikipedia, Wikimedia Foundation (WMF), ha annunciato che non accetterà più donazioni in criptovalute. L’associazione ha dichiarato la chiusura del suo account Bitpay, bloccando qualsiasi futura donazione in moneta elettronica.

Annuncio: Wikipedia No alle criptovalute

Addio alle donazioni in criptovalute su Wikipedia. L’associazione ha spiegato che dopo aver iniziato ad accettare donazioni in criptovalute dal 2014, su richiesta di alcuni membri della comunità, ha deciso di non accettarle più. Questa scelta arriva dopo che quasi 400 membri della comunità hanno votato sulla proposta avanzata dall’amministratore di Wikipedia e supervisore GorillaWarfare.

La proposta si fondava su alcuni pilastri: innanzitutto l’accettazione di criptovalute da parte della fondazione avrebbe potuto danneggiare la reputazione, visto il rischio di truffe.
Sono stati posti, inoltre, anche quesiti in termine di ecosostenibilità.
Secondo news americane, lo stato di New York potrebbe anche decidere in questi giorni di bloccare il mining di criptovalute.

Wikipedia, no alle criptovalute.

A quanto pare, però, più di ogni altro argomento, la decisione di chiudere alle donazioni di criptovalute da parte di Wikipedia, è dovuta proprio alla bassa percentuale di donazioni in monete virtuali. Infatti, nel 2021, Wikipedia riporta $ 130.100,94 in criptovalute che rappresentano solo lo 0,08% delle donazioni totali.

Dopo otto anni di donazioni di Bitcoin, Bitcoin Cash ed Ether, l’editore Molly White (nome utente GorillaWar) aveva lanciato il sondaggio alla community: qui trovi la discussione. Secondo White, erano in contrasto con l’impegno ambientale dell’associazione.

Davvero orgogliosa della mia comunità per aver preso quella che credo essere una decisione etica dopo molte discussioni intelligenti. Ci sono troppi problemi con le criptovalute per far sì che qualsiasi raccolta fondi valga il costo della loro legittimazione”.

Molly White

Il WMF ha concluso dicendo “flessibile e sensibile ai bisogni dei volontari e dei donatori”. Che potranno continuare a sostenerlo con le valute nazionali.

Qualche giorno fa intanto è emersa la notizia secondo cui la Russia avrebbe chiesto a Wikipedia di rimuovere le informazioni sulla guerra. Ma questa è un’altra storia.

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