Il metaverso occupa un posto sempre più importante nel panorama dei media. Mentre alcuni si posizionano in maniera cauta o refrattaria, altri considerano questo sviluppo tecnologico un’opportunità per sviluppare nuove offerte. Il turismo è un settore che si evolve in gran parte in base alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, quindi è abbastanza rilevante interrogarsi sul modo in cui potrebbe integrare metaverso e turismo.

Metaverso e Turismo

E’ dall’annuncio della creazione del gruppo Meta da parte di Mark Zuckerberg che questo termine si è diffuso massicciamente nel mondo. Ma come può il metaverso prendere il controllo del turismo, una pratica che richiede viaggi fisici?

Turismo e tecnologia

C’è una chiara correlazione tra l’evoluzione del turismo e quella delle tecnologie, che vanno sempre di pari passo. Infatti, dai centri di prenotazione informatizzati negli anni ’70 all’utilizzo di Internet verso la fine degli anni ’90, la tecnologia è sempre stata inserita nel turismo per far emergere nuove pratiche.

Il metaverso fa parte di questa evoluzione di Internet che utilizza tecnologie sempre più immersive per offrire esperienze phygital o figitale (neologismo formato dalle parole fisico e digitale), cioè dove i confini tra reale e virtuale sono sempre più permeabili.

Che si tratti di musei, parchi nazionali o siti archeologici, l’utilizzo di strumenti tecnologici ha consentito, a molti operatori del settore turistico, di non fermarsi del tutto durante il coronavirus, offrendo tour in realtà virtuale. L’applicazione Fly Over Zone, ad esempio, oltre a offrire un’esplorazione dei siti culturali del Patrimonio Artistico, consente il ripristino digitale dei siti danneggiati.
Il gigante del web Amazon, poi, ha lanciato “Amazon Explore” per “viaggiare virtualmente per il mondo”, servizio di live streaming interattivo. Servizio di tour virtuale ancora in versione beta, ma che sicuramente si evolverà per offrire formati ancora più coinvolgenti. Vedremo.

Ci vediamo nel metaverso: un possibile futuro del turismo

Immagina la scena: dietro i tuoi occhiali per la realtà virtuale, ti imbarchi nella salita di Machu Picchu. Il tempio del sole, i terrazzamenti agricoli, il quartiere dei nobili, il tempio del Condor… C’è tutto. Anche la guida incaricata a indirizzarti insieme al tuo gruppo di turisti virtuali, attraverso i principali monumenti del sito Inca. Improvvisamente, le rovine scompaiono per far posto a nuovissimi edifici. Eccoti nella cittadella com’era nel XV secolo, poco dopo la sua costruzione. Non c’è bisogno di immaginare la passata grandezza di questa meraviglia del mondo. Ora puoi ammirarla! Davvero. O quasi.
Per il momento, tutto questo è ancora solo una proiezione. Ma è il progetto verso cui tendono gli sviluppatori del metaverso.

Questo grande salto potrebbe portare al superamento delle restrizioni nel mondo reale che sono poste da limitazioni temporali o spaziali e barriere linguistiche attraverso la piattaforma metaverso sviluppata con tecnologie avanzate.

Quali opportunità per il turismo? 

Tuffati con noi in questo “meta universo”, per una visita guidata 3.0.
L’Asia è pioniera con proposte già molto avanzate come il progetto Seul nel Metaverso, che punta a diventare la prima grande città al mondo ad entrare nel metaverso, con un percorso turistico che riprodurrà i principali siti di giro della città.

Benidorm, una delle città costiere più turistiche della Spagna,  con il suo metaverso, ha in progetto di estendere l’esperienza pre-viaggio in modo completamente “immersivo”. Benidorm Land è stato presentato come una realtà alternativa in cui si possono fare le stesse cose del mondo fisico senza doversi spostare da casa.

Virtual Helsinski è un progetto immersivo che accompagna il pubblico attraverso le quattro stagioni. Il visitatore scopre i famosi monumenti della città come Piazza del Senato, quindi continua la sua visita alla casa dell’architetto Alvar Aalto, il padre del design nordico. Conclude ammirando i tetti della città e la natura dell’isola di Lonna.
Questa esperienza è disponibile gratuitamente su piattaforme di gioco in realtà aumentata, ma anche in video 360 su Youtube per le persone non attrezzate: un modo per sentire l’atmosfera di una destinazione da casa, e per suscitare voglia di viaggiare (qui puoi vedere un’anteprima pubblicata circa 3 anni fa).

Altri attori del turismo potrebbero seguire l’esempio perché secondo l’azienda americana Gartner, nel 2026 il 25% delle persone trascorrerà almeno un’ora al giorno nel metaverso.

Metaverso e Turismo: prospettive

Il futuro dei viaggi sarà molto probabilmente attraverso la realtà virtuale. Il metaverso consentirà di:

  • approfondire il contenuto dell’esperienza fisica offrendo nuovi contenuti associati
  • superare i vincoli fisici e spaziali per raggiungere un pubblico lontano dai nostri territori
  • democratizzare la cultura e l’esplorazione turistica per le persone svantaggiate
  • magnificare le destinazioni, il patrimonio, punti di interesse, offrendo versioni futuristiche, ecologiche, storicamente intatte o poetiche delle nostre strutture
  • rendere accessibili luoghi di difficile accesso, per persone a mobilità ridotta
  • preservare il patrimonio della folla turistica
  • offrire un’esperienza di acquisto in un negozio di souvenir virtuale, grazie agli NFT
  • lavorare per un turismo più responsabile

Nuovi usi e imprese da costruire

Se vogliamo essere pragmatici, il metaverso è ancora agli inizi: puoi già beneficiare della straordinaria visibilità mediatica di Roblox rimboccandoti le maniche con blocchi virtuali da assemblare. Ma i visitatori sono disposti a pagare per un’esperienza immateriale? La stessa domanda è sorta all’inizio di Internet e da allora Netflix o Facebook hanno dimostrato che anche l’intangibile è redditizio.

Il metaverso porterà sicuramente alla creazione di nuovi brand di intrattenimento. Questa nuova tecnologia farà anche di più che cambiare il modo in cui i consumatori accedono ai contenuti: cambierà il contenuto stesso.

L’ulteriore step verso il metaverso andrà oltre l’attuale realtà aumentata: invece di visitare Roma in VR, il nuovo mondo digitale permetterà ai visitatori di capire come i romani costruivano un acquedotto, aiutandoli a costruirli.

Se hai completato la lettura dell’articolo, probabilmente sei davvero interessato al connubio turismo-metaverso e, quindi, ti consigliamo di leggere: Il metaverso prende il volo e La metropolitana nel metaverso

 

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